Archivio Centrale dello Stato

Il fondo Ufficio italiano Brevetti e Marchi

Il fondo Ufficio italiano Brevetti e Marchi

“Una invenzione o una scoperta dicesi industriale allorché ha direttamente per oggetto: 1° un prodotto o un risultamento industriale; 2° uno strumento, una macchina, un ordigno, un congegno, o una disposizione meccanica qualunque; 3° un processo o un metodo di produzione industriale; 4° un motore o l’applicazione industriale di una forza già nota; 5° infine l’applicazione tecnica d’un principio scientifico, purché dia immediati risultamenti industriali”, cita il regolamento in vigore nel 1861, quando con la nascita dello Stato unitario cambia anche la legislazione in materia di brevettazione insieme all’articolazione degli uffici preposti alle nuove procedure per i rilasci.

Il dicastero competente diventa il MAIC (Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio). L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi sarà poi incardinato nel MICA (Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato) fino al 2001, oggi Ministero dello Sviluppo economico.

Filo conduttore delle vicende dell’Italia industriale dalla fine dell’Ottocento ad oggi, la documentazione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi conservata presso l’Archivio centrale dello Stato consente di ricostruire il progresso tecnico e l’evoluzione del made in Italy, della creatività, del costume, del gusto, della grafica, nonché di forme lessicali spesso diventate di uso comune.
Il fondo è costituito da circa 200.000 fascicoli versati dal Ministero dello Sviluppo Economico, che coprono il periodo che va dal 1855 al 1986. È strutturato in tre serie relative ai Marchi di fabbrica o di prodotto (458.818 fascc.), ai Modelli di utilità o ornamentali (246.503 fascc.), e alle Invenzioni (1.152.497 fascc.).
Ogni fascicolo comprende la documentazione inviata al Ministero da singole persone o società che intendevano garantire e distinguere il proprio marchio, modello o invenzione, difendendolo da possibili contraffazioni o frodi, anche a tutela del consumatore finale. I fascicoli contengono una ricca e affascinante documentazione iconografica, oltre a relazioni, istanze e attestati di registrazione del brevetto.

 

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In foto:
MICA, UIBM, serie Marchi, n. 60523, 1939
MICA, UIBM, serie Marchi, n. 60521, 1939
MICA, UIBM, serie Marchi, n.149924,1960

Data:
16 Marzo 2020

Ultimo aggiornamento:
7 Febbraio 2023, 16:12