Archivio Centrale dello Stato

Sala delle Raccolte speciali (DOCUMENTAZIONE DESECRETATA)

La sala, situata al secondo piano dell'Istituto, consente la consultazione della documentazione desecretata in seguito alle Direttive Prodi, Renzi, Draghi.

 

La sala, situata al secondo piano dell'Istituto, riceve esclusivamente su appuntamento - scrivendo a: acs.salaaraldica@cultura.gov.it o telefonando al n. +39 06 54548.530 - e consente la consultazione della documentazione desecretata.

Il nucleo documentale delle Raccolte speciali comprende la documentazione cartacea e digitalizzata acquisita a seguito delle direttive Prodi (2008), Renzi (2014) e Draghi (2021), e di quella del Ministero dell’Interno prodotta dalla Divisione affari riservati della Pubblica Sicurezza, che è stata ritrovata in una sede situata alla Circonvallazione Appia a Roma, nel 1996.

In merito a questa documentazione è bene precisare che:

  • la declassifica di documenti e informazioni ricade interamente nella sfera di competenza e responsabilità dell’autorità che l’ha disposta. Infatti, l’art. 19, comma 2, del Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2015, n. 5 , prevede che la “declassifica di un’informazione è disposta dall’autorità che ha apposto la classifica ai sensi dell’articolo 42, comma 2, della legge [124/2007], o da altro soggetto che, a richiesta, sia stato dalla stessa a ciò autorizzato. L’Autorità nazionale per la sicurezza nella generalità dei casi e gli organi di sicurezza di un’amministrazione o ente sovraordinati a quello che ha originato l’informazione, possono disporre la variazione o l’eliminazione della classifica di segretezza attribuita alla medesima da un’autorità sottordinata”;
  • la gestione documentale di tutti i documenti classificati, ivi comprese le operazioni di selezione, è di competenza esclusiva di quel complesso di soggetti – centrali, periferici, di enti e operatori economici – che la normativa riconduce all’Ufficio centrale per la segretezza (UCSe). L’Ufficio centrale per la segretezza (UCSe), istituito presso il DIS, svolge funzioni direttive, consultive, di coordinamento e controllo in materia di tutela amministrativa del segreto di Stato e delle classifiche di segretezza.

A tale documentazione si applicano le norme in materia di consultabilità come stabilite nel Codice dei beni Culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). In particolare, poiché tutti i documenti versati, anche se di data molto recente, sono stati accuratamente valutati dai soggetti versanti e nel caso declassificati, ai fini della sicurezza dello Stato essi non hanno più carattere riservato e quindi sono liberamente consultabili. In questo senso si è espressa anche la Commissione consultiva per le questioni inerenti alla consultabilità degli atti d’archivio riservati operante presso il Ministero dell’Interno.
Qualche cautela è invece opportuna per la tutela della riservatezza e della sicurezza delle persone. Pertanto, nel caso in cui all’atto del versamento sia segnalata la presenza di documenti contenenti dati e/o informazioni da tutelare sotto questo profilo, la consultazione avviene secondo le norme in vigore, le quali prevedono l’oscuramento di tali dati o, nel caso ciò non sia possibile, la richiesta di autorizzazione alla loro consultazione da parte della Commissione sopra citata.
Ne consegue che anche il rilascio di copie dei documenti versati, o la loro diffusione, non può che tener conto di tale esigenza.
Tale documentazione può essere consultata unicamente in formato digitale, attraverso una banca dati alla quale si può accedere dopo il rilascio di credenziali personali (username e password). La documentazione non può essere riprodotta con mezzi propri. Per gli utenti che ne richiedano la riproduzione, l’Istituto provvederà a consegnare le copie esclusivamente in formato analogico, previo pagamento e solo dopo il dovuto controllo ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 e del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali, non prima di 30 giorni lavorativi.

 

 

RACCOLTE SPECIALI

 

Ministero dell’Interno Direzione generale della pubblica sicurezza. Divisione affari riservati

Il 14 luglio 2017, nell’ambito dei versamenti previsti nella Direttiva Renzi, sono pervenuti all’Archivio centrale dello Stato, circa settecento faldoni, che nel 1996 erano stati sequestrati dalla Digos di Roma, presso il deposito VECA di Circonvallazione Appia, n. 50. Una parte cospicua di questa documentazione fu esaminata da diverse Procure, in relazione ai numerosi processi in corso sui tanti “misteri” delle stragi e degli atti di terrorismo.
La documentazione è ripartita in tre nuclei: Affari riservati (archivio Russomanno) [1957-1981]; Servizio informativo e gruppi operativi [1963-1987], Squadra investigativa – A3 [1966-1991].

 

Responsabile:
Simona Greco
+39 06 54548426
+39 06 54548530
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Ultimo aggiornamento 26 Giugno 2024, 17:21