L’Archivio Centrale dello Stato compie un ulteriore passo verso l’accessibilità e la valorizzazione del patrimonio documentario con l’inaugurazione di nuovi spazi pubblici, avvenuta mercoledì 12 marzo 2025, con l’apertura ufficiale dell’Atrio monumentale e dell’Aula Magna, situati al primo piano della sede dell’Istituto all’EUR.
Completamente riallestiti nell’ambito del progetto di abbattimento delle barriere architettoniche e cognitive finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione, Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche ed archivi”, gli spazi dell’Archivio Centrale dello Stato sono stati resi, a seguito dell’intervento, più inclusivi e fruibili da una pluralità di utenti: ricercatori, studiosi, pubblico non specialista e cittadini, con particolare attenzione alla diversità delle provenienze geografiche, linguistiche e alle esigenze specifiche di accessibilità.
Un nuovo paradigma per gli archivi italiani
Andrea De Pasquale, Direttore generale delegato e Sovrintendente dell’Istituto, ha dichiarato: «Il riallestimento di questi spazi proietta l’Archivio Centrale dello Stato nel novero dei grandi Archivi nazionali europei e d’oltreoceano, non solo per la sua funzione fondamentale di custode della memoria documentaria della nazione, ma anche per la rinnovata offerta di ambienti accessibili e più orientati alle esigenze del pubblico. Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di questa fase progettuale, compiuta con grande sforzo dall’Istituto e ampiamente entro le scadenze dettate dal PNRR. Ora possiamo affermare, come disse nel 1955 il primo Sovrintendente dell’Archivio, Armando Lodolini, “L’Italia ha oggi il più splendido archivio d’Europa».
Con questo intervento, l’Archivio Centrale dello Stato si conferma un’istituzione culturale all’avanguardia, aperta alla cittadinanza e alla comunità scientifica, idonea ad ospitare convegni, eventi culturali, meeting, mostre ed esposizioni, nonché produzioni cine-televisive. Un luogo di studio e di incontro, che coniuga tutela della memoria storica e innovazione per le generazioni future.