Il prossimo 6 novembre, alle ore 16.30 sarà presentato il
Diario Inedito. 1943-1944 di Luigi Federzoni*
a cura di Erminia Ciccozzi, con saggi di Aldo A. Mola e Aldo G. Ricci
Il volume, nasce dallo studio dell’imponente scritto donato, all’Archivio centrale dello Stato nel 2009, dal figlio di Luigi Federzoni, Francesco. Si tratta di una sorta di “diario” nel quale si alternano commenti a eventi quotidiani conosciuti attraverso la lettura dei giornali, riflessioni di più ampio respiro sulle vicende storiche delle quali era stato partecipe, commenti sui protagonisti che Federzoni scrive e raccoglie durante il soggiorno forzato presso l’Ambasciata portoghese, in quanto ricercato dalla polizia fascista e da quella tedesca per il suo ruolo nella seduta del Gran Consiglio del 24-25 luglio, Federzoni – dal settembre del 1943 al giugno del 1944 (liberazione di Roma).
Dopo gli anni di esilio in America latina e in Portogallo, nel 1951, Federzoni torna in Italia e rielabora il suo scritto in forma di “Memorie”. Una parte viene pubblicata poco dopo la sua morte, nel 1967, con il titolo Italia di ieri per la storia di domani.
Nel 2013, Francesco Perfetti pubblica le Memorie di un condannato a morte, prodotto sulla base dei materiali forniti dalla stessa famiglia di Federzoni.
Entrambe le pubblicazioni riflettono una sorta di rielaborazione a freddo causata dagli anni di distanza degli avvenimenti, restituendo quindi, dell’originale Diario solo una minima parte.
La storia del dattiloscritto
Prima della sua partenza per l’estero, Federzoni affida il dattiloscritto originale ad un amico di famiglia, il diplomatico svizzero Carlo Sommaruga. Il voluminoso dattiloscritto, fitto di correzioni autografe, si apre il 19 settembre del 1943 con il capitolo Fuga e resurrezione di Mussolini e si chiude il 4 giugno 1944 con La grande giornata, dedicata alla liberazione di Roma. Il testo – di quasi 500 pagine a stampa – si presenta molto più ricco e completo rispetto alle pubblicazioni precedenti, e riporta le sue riflessioni sullo svilupparsi degli avvenimenti. Il Diario è formato da 125 capitoli di varia lunghezza, dedicati a personaggi del ventennio e non solo, agli avvenimenti del passato, alla cronaca quotidiana e alle prospettive future: una serie di riflessioni di ampio respiro che restituiscono la vivida personalità di un protagonista della storia italiana della prima metà del Novecento.
*Pubblicato dall’Editore Angelo Pontecorboli di Firenze.
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