A vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, martedì 13 febbraio 2024, dalle ore 09.00 alle 11.30, la Sala Convegni dell’Istituto apre le porte al pubblico e alle scuole con l’evento “Dal grande Esodo (1945-1958) alla riscoperta delle radici della Comunità giuliano-dalmata di Roma”, organizzato dall’Archivio centrale dello Stato in collaborazione con la Società di studi fiumani- Archivio Museo storico di Fiume e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Municipio IX di Roma Capitale.
L’incontro mira a stimolare, con un occhio di riguardo verso le nuove generazioni, la riflessione e la consapevolezza sui temi, le fonti e i luoghi relativi alla tragedia delle foibe e al lungo e drammatico esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra. Ne è concreta testimonianza il Quartiere giuliano-dalmata, che sorge proprio a pochi passi dall’Archivio centrale dello Stato, nell’area destinata nel 1937 a ospitare le maestranze addette alla costruzione dei palazzi degli uffici dell’Esposizione Universale di Roma del 1942. Fondato nel 1948, il Quartiere fu il principale luogo di raccolta degli esuli istriani, fiumani e dalmati giunti nella capitale.
Cuore dell’evento, la proiezione del docufilm “Io ricordo – La terra dei miei padri”, ideato e diretto da Michelangelo Gratton e prodotto in collaborazione con RAI Documentari. Basato sull’intreccio di fonti orali – in primis la testimonianza dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote diretto dell’eroe istriano e nazionale Nazario Sauro – il docufilm ripercorre in una crociera in barca a vela la storia millenaria dei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dalle origini romane fino alla tragedia delle foibe e dell’esodo. Un viaggio che fa tappa nelle città di Fiume, Pola, Parenzo, Rovigno e Lussinpiccolo, per poi proseguire nei luoghi simbolo del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, come il Magazzino 26 di Trieste, il villaggio Santa Domenica, il campo profughi di Padriciano e il villaggio giuliano-dalmata di Roma. La narrazione, arricchita dal contributo di storici come Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich, si basa sulle testimonianze di molti esuli e delle loro famiglie, ma anche su quelle degli italiani che scelsero di non abbandonare le terre dei padri e che oggi continuano a mantenere vive le tradizioni e la cultura italiane delle terre del confine orientale, attraverso le attività delle loro Comunità. Nel finale, con il simbolico passaggio di testimone dall’Ammiraglio Sauro al piccolo Dario, il regista intende volgere uno sguardo sereno verso un vagheggiato futuro senza confini e contrapposizioni.
L’evento, ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti, sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube ACS, sezione “Live”.
PROGRAMMA
ore 9.00 -11.30
Saluti istituzionali
Andrea De Pasquale (Direttore generale delegato dell’ Archivio centrale dello Stato)
Titti Di Salvo (Presidente del Municipio IX di Roma Capitale)
Intervengono:
Marino Micich (Direttore dell’ Archivio-Museo storico di Fiume)
Il Museo diffuso del Quartiere Giuliano Dalmata di Roma e l’Archivio Museo storico di Fiume – visite guidate e laboratori
Giovanni Stelli (Presidente della Società di Studi Fiumani)
L’importanza degli studi e del Giorno del Ricordo
Alberto Corteggiani (Archivio centrale dello Stato)
Le fonti per la storia dell’esodo giuliano-dalmata
Donatella Schurzel (presidente del comitato di Roma ANVGD)
La casa del Ricordo del Comune di Roma e il prossimo viaggio delle scuole nelle terre giuliane del Comune di Roma
Modera:
Simonetta Ceglie (Archivio centrale dello Stato)
A seguire:
Proiezione del docu-film Io ricordo – La terra dei miei padri
Introduce il regista Michelangelo Gratton