“Oggi alle ore 14 è partito dalla Stazione Tiburtina treno DDA con 28 carri di ebrei (mille circa) fra donne, bambini et uomini diretto al Brennero. Nessun incidente.”
Con queste poche, stringate parole Giovanni Travaglio, questore di Roma, certifica alla Direzione generale della pubblica sicurezza e alla Prefettura che l’operazione si è svolta senza incidenti. È il 18 ottobre 1943: stipate in “28 carri di ebrei”, oltre 1000 vite sono ormai in viaggio verso l’abisso. Da questo fonogramma tristemente noto, esposto in mostra, è tratto il titolo del percorso.
A ottanta anni dal 16 ottobre 1943, l’Archivio centrale dello Stato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, Dipartimento Beni e Attività Culturali, presenta al pubblico “28 carri di ebrei. A ottanta anni dal rastrellamento degli ebrei romani“, un percorso di approfondimento su quei tragici eventi eventi, che hanno segnato in modo indelebile la memoria del paese.
Il percorso offre ai visitatori l’opportunità di intraprendere un viaggio senza tempo, unendo la memoria storica e l’espressione artistica. Attraverso i documenti d’archivio, i materiali bibliografici e le opere d’arte dell’artista Georges De Canino, il visitatore viene immerso in una narrazione vibrante e suggestiva. Rendono ancor più vivida l’esperienza le video testimonianze di quanti vissero quei terribili giorni, tratte dalle interviste – in totale 443 – realizzate in Italia tra il 1998 e il 1999 dalla Survivors of the Shoah Visual History Foundation, creata da Steven Spielberg a Los Angeles nel 1994 e oggi conservate presso l’Archivio centrale dello Stato.
Il percorso espositivo è progettato per coinvolgere non solo il pubblico generalista ma anche le scuole, promuovendo la conoscenza e la riflessione su uno dei periodi più bui della storia umana.
La mostra è in linea con il più ampio percorso espositivo al Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini dal titolo I sommersi. Roma, 16 ottobre 1943, a cura di Lia Toaff e Yael Calò – aperto al pubblico dal 16 ottobre 2023 – dove sono esposti anche documenti provenienti dal patrimonio ACS.
Il percorso espositivo, ubicato nell’atrio monumentale sito al I° piano dell’Istituto, è visitabile fino al 31 gennaio 2024 nei giorni martedì, mercoledì e giovedì (ore 10.00-12.00 e 15.30-17.00) e arricchisce la documentazione relativa al periodo storico di riferimento, presente ne Lo scrigno della memoria, il percorso museale permanente dell’Istituto.
Inaugurazione 16 ottobre 2023 alle ore 10.30 esclusivamente per le scuole, con prenotazione a acs.didattica@cultura.gov.it, fino a esaurimento posti.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER GRUPPI SUPERIORI A 8 PERSONE: acs.visiteguidate@cultura.gov.it
Le visite guidate sono a cura di Raffaella Barbacini e Antonio Frate.
Mostra a cura di Simonetta Ceglie e Gaetano Petraglia
Ricerche bibliografiche ed emerografiche: Antonio D’Antino Settevendemmie
Restauro, allestimento e monitoraggio conservativo della documentazione in mostra a cura del Servizio di conservazione e restauro di ACS: Natalia Ghidoli, Sara Belligno, Sara Guizzo, Federica Riccio e Valentina Vianello
Comunicazione e grafica: Alessandra Rosa e Irene Scilipoti
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