Archivio Centrale dello Stato

Carlo Levi. Disegni dal carcere 1934, materiali per una storia

Durante la sua prima detenzione per attività antifascista nel carcere di Torino, tra il 13 marzo e il 9 maggio del 1934, Carlo Levi (1902-1975) eseguì con materiali di fortuna alcuni disegni sequestrati dalla polizia e dei quali restava ormai solo il ricordo tramandato dai superstiti di quel periodo. Trascorso quasi un cinquantennio, quei disegni furono rinvenuti all’interno di un dossier di polizia nel corso di lavori di ordinamento archivistico del fondo Ministero di Grazia e Giustizia (Direzione generale degli istituti di prevenzione e di pena-Ufficio VI, Fascicoli personali di detenuti sovversivi). È apparsa subito chiara l’eccezionalità del ritrovamento, sia per il valore intrinseco delle opere che per le circostanze in cui furono realizzate, e la necessità di restituire le opere alla pubblica conoscenza attraverso una mostra e un volume. Si è scelto di presentare i «disegni del carcere» con i documenti più interessanti conservati all’Archivio centrale dello Stato sull’attività politica di Carlo Levi tra il primo arresto e il confino in Basilicata, e di raccogliere testimonianze e saggi sul periodo storico e sull’arte dell’autore, lasciando che storia, politica, arte e cronaca quotidiana s’intrecciassero nel volume, edito per i tipi De Luca nel 1983, così come di fatto si erano intrecciati nella realtà 50 anni prima. Il catalogo della mostra che, oltre ad illustrarne l’allestimento, contiene le riproduzioni fotografiche dei nove disegni originali (a colori) e di una selezione della documentazione a corredo (b/n), la trascrizione dei materiali esposti e la cronologia della vita di Carlo Levi, è arricchita da saggi sul tema e dalla prefazione di Mario Serio, sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato.

Carlo Levi. Disegni dal carcere 1934, materiali per una storia, catalogo della mostra (Roma, Archivio centrale dello Stato, 27 gennaio-31 marzo 1984), Roma, De Luca, 1983.

Data:
14 Giugno 2022