Archivio Centrale dello Stato

Polo di conservazione digitale – ACS

Il Progetto Polo di Conservazione digitale (sub-investimento 1.1.8) si inserisce nel PNRR del Ministero della Cultura.

Scopo dell’investimento della sub-misura è la realizzazione di un Polo di conservazione digitale, per rispondere all’esigenza di adottare strategie e strumenti uniformi per la conservazione degli archivi digitali, in modo affidabile e sostenibile.

Il ruolo dell’Archivio centrale dello Stato

l ruolo dell’Archivio quale attore principale per la definizione di un modello nazionale di conservazione e fruizione a lungo termine della memoria digitale del Paese, è stato anche riconosciuto all’Istituto dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) nel Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione edizioni 2017-2019 e 2019-2021.

Dal Repository al Polo di Conservazione digitale

Tra i principali compiti istituzionali dell’Archivio centrale dello Stato rientra quello relativo alla realizzazione di un sistema di conservazione e fruizione permanente degli archivi digitali nativi, o digitalizzati “a norma”, prodotti dalle Amministrazioni statali centrali e dagli Enti pubblici di rilievo nazionale nonché degli archivi privati dichiarati di interesse storico particolarmente importante, che lo Stato abbia in proprietà o in deposito per disposizione di legge o a qualunque altro titolo.

A partire dalla fine del 2018, grazie a una serie di finanziamenti speciali, l’Istituto ha impostato un progetto per lo svolgimento di tali compiti denominato inizialmente Repository degli archivi digitali della Pubblica amministrazione e successivamente Polo di conservazione degli archivi storici digitali della Pubblica amministrazione. Il progetto era finalizzato all’individuazione e realizzazione, anche dal punto di vista delle componenti applicative, di un modello conservativo permanente conforme al quadro normativo e regolamentare nazionale in materia di beni culturali e di gestione documentale e conservazione digitale, agli standard di riferimento nazionali e internazionali e attento alle specifiche esigenze dell’Archivio che richiedevano anche il superamento, in senso evolutivo, dello scenario conservativo nazionale (c.d. “a norma”) caratterizzato da requisiti e obiettivi diversi da quelli necessari per processi conservativi permanenti affidabili – come riconosciuto anche dalla stessa AgID nel Regolamento sui criteri per la fornitura dei servizi di conservazione dei documenti informatici (giugno 2021) e nel documento di indirizzo Progetto Poli di conservazione. Definizione di un modello di riferimento per i Poli di conservazione e della relativa rete nazionale (giugno 2021).

Nel 2021 il progetto originario denominato Polo di conservazione degli archivi storici digitali della Pubblica amministrazione, è confluito nel PNRR, nel sub-investimento 1.1/8, Polo di conservazione digitale, stream progettuale dell’investimento M1C3 1.1, Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale.

La realizzazione è stata attribuita all’Archivio centrale dello Stato, identificato quale Soggetto attuatore così come indicato nell’accordo attuativo con la Digital Library – Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale.

Obiettivo del Progetto Polo di Conservazione digitale

Obiettivo del progetto è la creazione di un’infrastruttura, nativamente cloud, su cui poggeranno due sistemi conservativi:

  • l’Archivio digitale intermedio del Ministero della Cultura, per la conservazione di medio-lungo periodo degli archivi digitali prodotte dalla struttura centrali e periferiche del Ministero della cultura (MiC), analogamente all’archivio di deposito analogico;
  • il Polo di conservazione digitale degli Archivi di Stato, per la conservazione permanente degli archivi digitali storici delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici di rilevanza nazionale nonché degli archivi digitali privati dichiarati di interesse storico in base alla vigente normativa sui beni culturali, ovvero dovrà conservare e rendere fruibile non solo la documentazione prodotta dal Ministero della Cultura, ma anche quella degli altri Ministeri e delle loro strutture periferiche.

L’impegno assunto con la sub-misura 1.1.8 – Polo di Conservazione digitale, impone l’Istituto a dover fronteggiare e superare una serie di sfide digitali da attuare nel prossimo futuro.

Struttura e sistemi di conservazione del Polo di conservazione digitale

Il Polo di conservazione digitale si articola in tre componenti strettamente correlate tra loro:

  • una infrastruttura software contente i servizi abilitanti;
  • un sistema per la conservazione di medio-lungo periodo degli archivi digitali prodotti dalle strutture centrali e periferiche del MiC, analogamente all’archivio di deposito analogico.
  • un sistema per la conservazione permanente degli archivi digitali storici delle Amministrazione centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nonché degli archivi digitali privati dichiarati di interesse storico, ovvero dovrà conservare e rendere fruibile non solo la documentazione prodotta dal Ministero della Cultura, ma anche quella degli altri Ministeri e delle loro strutture periferiche.

A questi si aggiunge la componente relativa ai servizi abilitanti, finalizzata a garantire l’accesso e l’utilizzo dei servizi offerti da due sistemi conservativi nonché al loro patrimonio informativo digitale (archivistico e non).

Vai alla pagina dedicata al POLO DI CONSERVAZIONE DIGITALE  per approfondire e restare aggiornato.

Per saperne di più sul PNRR del Ministero della Cultura, vai alla pagina dedicata QUI

Data:
27 Gennaio 2023

logo ACS
A cosa servono i cookie

Questo sito usa cookie per poter assecondare le tue preferenze di navigazione.
Le informazioni sulla navigazione sono raccolte in speciali file detti Cookie, che vengono memorizzati nel tuo browser per svolgere funzioni quali, a titolo di esempio, riconoscere i visitatori ricorrenti, aiutarci a capire i contenuti di maggiore interesse, consentire all'utente di abilitare o disabilitare la visualizzazione di popup o specifiche informative.
Alcuni cookie sono obbligatori perché consentono il funzionamento del sito, altri, tipicamente quelli di terze parti, sono invece opzionali.

Per maggiori informazioni è disponibile la pagina Cookie e Privacy Policy