Archivio Centrale dello Stato

L’Archivio centrale dello Stato avvia il progetto “Anagrafe nazionale delle sale cinematografiche”: descrizione e digitalizzazione dei fascicoli della serie CS del Ministero del Turismo e dello Spettacolo

L’Archivio centrale dello Stato avvia il progetto “Anagrafe nazionale delle sale cinematografiche”: descrizione e digitalizzazione dei fascicoli della serie CS del Ministero del Turismo e dello Spettacolo

L’Archivio centrale dello Stato ha dato avvio al progetto “Anagrafe nazionale delle sale cinematografiche”, ideato e coordinato dal dott. Mirco Modolo (ACS), che prevede l’inventariazione analitica e la parziale digitalizzazione dei 27.000 fascicoli CS (sale cinematografiche) del fondo del Ministero del Turismo e dello Spettacolo conservato in Istituto al fine di assicurarne la più ampia fruizione da parte del pubblico. La serie archivistica raccoglie la documentazione amministrativa, completa degli elaborati grafici, relativa agli interventi di costruzione e ammodernamento delle sale cinematografiche di tutti i comuni italiani dal 1945 al 1998. Molte delle sale qui documentate non sono più esistenti, altre hanno cambiato destinazione d’uso, altre giacciono in abbandono, altre ancora sono invece rimaste allo stadio di progetto senza mai vedere la luce: di qui l’eccezionale valore documentario del fondo al centro del progetto.

Le sale offrono uno spaccato dei profondi cambiamenti sociali e culturali che il nostro Paese ha conosciuto nella seconda metà del XX secolo, in particolare negli anni del “boom economico”: oltre alle sale commerciali, sono infatti documentate le sale delle parrocchie, delle associazioni culturali e dei numerosi circoli ricreativi ENAL (Ente nazionale assistenza lavoratori). I fascicoli testimoniano inoltre la trasformazione dei cinema monoschermo in multisala nel corso degli anni ’90, ma si trova ampia traccia anche di cineteatri, cine-arena, drive-in, e persino di cinema “ambulanti”. Questa varietà di soluzioni consente di comprendere come l’evoluzione tecnologica si sia potuta progressivamente adattare alle differenti modalità con cui il pubblico – nel volgere di mezzo secolo – ha fatto esperienza della produzione cinematografica nazionale, già finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo e – da ultimo – dalla Direzione generale Cinema del Ministero della Cultura, come documentano i dodicimila fascicoli di altre serie archivistiche conservati in istituto (CF e CO).

Galleria

I fascicoli della serie CS costituiscono anzitutto una fonte preziosa per raccontare il Novecento italiano attraverso l’obiettivo del proiettore cinematografico. Capillarmente diffuse in ogni centro abitato della nostra penisola, le sale costituiscono infatti quasi delle costanti nel paesaggio urbano contemporaneo e luoghi di socialità, in cui la comunità ha potuto riconoscervi un significativo valore identitario (si pensi alle note vicende dei “ragazzi del cinema America” o alle memorabili scene di “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore).
L’ inventario online, che sarà consultabile nella piattaforma Arianna dell’istituto, costituirà uno strumento importante anche per supportare l’attività stessa di tutela, e dunque per facilitare il procedimento di dichiarazione di interesse culturale da parte dei competenti uffici del ministero, qualora l’edificio individuato dal corrispondente fascicolo presentasse una qualità architettonica tale da renderlo meritevole di protezione e conservazione. Si pensi, a questo proposito, alle sale progettate dall’ing. Riccardo Morandi, Angelo Di Castro o Amerigo Bandiera, i cui progetti architettonici si possono ritrovare anche negli omonimi fondi archivistici dell’Archivio centrale dello Stato che, come è noto, conserva anche gli archivi di alcuni dei maggiori architetti italiani.
Il progetto prevede la descrizione puntuale di ogni istanza di costruzione, ampliamento, ammodernamento, rilascio licenza contenuto all’interno dei fascicoli: per ogni istanza, che dava luogo a un distinto procedimento amministrativo, è riportata l’indicazione, oltre che dell’oggetto e della data, dell’esercente e del proprietario (persona e/o ente), la descrizione degli elaborati grafici e la georeferenziazione della sala cinematografica in una scheda anagrafica dell’edificio appositamente predisposta, in modo tale da poter favorire l’individuazione spaziale della sala descritta nel corrispondente fascicolo CS.

Saranno inoltre digitalizzati i verbali della commissione per l’apertura delle sale e le relazioni tecniche che accompagnavano la graficizzazione del progetto, così da poter costituire una vera e propria “anagrafe nazionale delle sale cinematografiche”, che dà nome al progetto. Per rendere possibile lo svolgimento delle attività descritte rimarranno fuori consultazione i fascicoli afferenti ai diversi lotti in lavorazione (fino al 31 dicembre 2023 saranno esclusi dalla consultazione in sala studio i primi 8.500 fascicoli CS).

Articolo a cura del dott. Mirco Modolo

Data:
31 Maggio 2023

Ultimo aggiornamento:
31 Maggio 2023, 11:39