Con gli ultimi anni della gestione cresce anche la consapevolezza della necessità di tutelare il patrimonio culturale costituitosi in un secolo di attività e così nasce come appendice del centro Stile Bertone un Museo che custodisce la collezione dei prototipi e delle vetture più significative prodotte da Bertone. Con il fallimento la collezione è passata all’Automobilclub Storico Italiano ASI che la sta valorizzando esponendola in una serie di eventi internazionali con grande riscontro di pubblico.
Leggendo tra le righe di questa vicenda, emerge con prepotenza dalle testimonianze, dai documenti, dalle annotazioni, dagli appunti, anche dagli atti burocratici il fattore umano che è stato alla base di un fenomeno irripetibile che ha attraversato tutta la storia industriale italiana, dai giorni eroici dei pionieri alla rinascita del dopoguerra fino ai grandi successi internazionali degli anni ’70 e ’80. È questa una storia di uomini di genio, uomini umili che si sono rimboccati le maniche nei momenti più difficili e hanno saputo rilanciare con coraggio una sfida vinta a volte con le sole armi della fantasia o poco più. Oltre ai nomi dei grandi designer tra i tanti in cui mi sono imbattuto lavorando su queste carte mi piace ricordare due figure emblematiche a mio avviso per fare memoria di tutti coloro che, invisibili, hanno contribuito al successo di Bertone: la signora Elena Collazzuol, la segretaria personale di Nuccio, per 50 anni al suo fianco ha raccolto puntualmente informazioni annotate in preziosi quadernetti che oggi ci consentono di ricostruire passaggi fondamentali della storia dell’auto in Italia. Il tecnico aeronautico Ezio Cingolani creatore delle soluzioni tecniche che rendevano funzionanti le ideazioni dei geni visionari del design.
La storia di questa avventura imprenditoriale ed artistica è raccontata dalle carte – e non solo – degli archivi Bertone, acquistati in più fasi, in via di prelazione o per donazione dall’allora Ministero per i beni culturali e poi dal Ministero della cultura tra il 2018 e il 2022 grazie all’azione coordinata della Direzione Generale Archivi, delle Soprintendenze archivistiche del Piemonte e della Lombardia e dell’Archivio Centrale dello Stato, destinatario finale di questo straordinario patrimonio.
Parliamo al plurale quando ci riferiamo agli archivi Bertone perché la complessa vicenda societaria, poi terminata con due fallimenti ed un amministrazione straordinaria, ha portato gli archivi di cinque differenti società a confluire e risuddividersi in un gioco di carte che sta impegnando il personale dell’Archivio Centrale dello Stato in una complessa opera di ricostruzione.
Allo stato attuale la documentazione è ancora in fase di riordinamento e quindi i dati forniti possono essere soltanto provvisori. Nonostante questo la mole documentaria si presenta notevolissima per estensione cronologica, coprendo più di un secolo dal 1912 al 2013, per l’altissima qualità dei pezzi conservati (basti pensare ai disegni autografi di Giorgetto Giugiaro e di Marcello Gandini), infine per i quantitativi che vedono l’archivio grafico composto da circa 70.000 tra stampe, schizzi e figurini a cui si aggiungano altrettante fotografie e circa 2.000 faldoni di documentazione amministrativa, giuridica, contabile, corrispondenza, materiali promozionali e le carte dello studio dello stesso Nuccio Bertone oltre a modelli, quadri, poster etc.
A questi si aggiungano circa 500 supporti informatici (nastri, CD-DVD, HD etc) contenenti i dati di backup del lavoro svolto dalla fine degli anni ’90 alla cessazione dell’attività: un’occasione straordinaria per l’archivista contemporaneo di confrontarsi con le problematiche connesse al recupero, alla fruizione e alla conservazione a lungo termine di un complesso documentario ibrido.
L’Archivio Bertone è quindi un vero e proprio tesoro che, nonostante le traversie patite nell’ultimo decennio d’attività ed alcune innegabili dispersioni, rappresenta uno straordinario esempio di archivio d’impresa del design made in Italy.
Bibliografia essenziale:
A. T. Anselmi (a cura di) Carrozzeria Italiana: Cultura e Progetto: Torino, Parco del Valentino, 18 aprile-18 maggio 1978, Milano, Alfieri, 1978.
de la Rive Box, R. Crump, The Automotive Art of Bertone, Newbury Park, Haynes Publishing Group, 1984.
C. R. Carugati, Bertone: Dialogue with Mobile Form, Milano, Electa, 2002.
Gloor, Bertone: Pioniere des Autodesigns: Mit Einblick in die Automobilgeschichte, Olms Georg AG, 2020.
Greggio, Bertone: 90 anni (1912-2002), Vimodrone, Giorgio Nada Editore, 2002.
Sen, M. Robinson, The Bertone Collection, Dalton Watson, 2018.
Nota:
L’arrivo in Istituto della documentazione della società Bertone Cento, avvenuta nel mese di marzo 2022, completa l’acquisizione degli archivi Bertone, iniziata nel 2018 con l’archivio disegni della società Stile Bertone. Le 33 cassettiere metalliche della Stile Bertone conservano oltre un migliaio di cartelle contenenti elaborati grafici, disegni tecnici di prototipi progettati e realizzati tra il 1950 e il 2013. Questa documentazione si integra con l’archivio fotografico, la documentazione amministrativa ed i backup informatici appena acquisiti. Questo materiale rappresenta una parte importante e significativa della storia industriale e del design italiano. L’Archivio centrale dello Stato, allo scopo di rendere disponibile ai ricercatori tali materiali, ha avviato un progetto di riordinamento e digitalizzazione della documentazione.
Read the article in English: Nuccio Bertone: Discovering the Maestros Of Automotive Design