Archivio Centrale dello Stato

“Succisa virescit”: dalla distruzione alla rinascita dell’Abbazia di Montecassino

Pianta con ricostruzione della Chiesa Cattedrale, lotto n° 1, rapporto 1:100

Pianta con ricostruzione della Chiesa Cattedrale, lotto n° 1, rapporto 1:100

15 gennaio 1944: prima granata sull’Abbazia di Montecassino

Nel corso della sua storia millenaria, il monastero di Montecassino – il secondo più antico d’Italia tra i 12 monasteri fondati da San Benedetto da Norcia – ha subìto distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni.
Diventa però a noi tristemente celebre per i bombardamenti che, da gennaio a maggio del 1944, lo vedono al centro della 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗰𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗼, un evento storico dai complessi e controversi retroscena internazionali.
Il monastero, situato in una parte cruciale della Linea Gustav, viene infatti bombardato dalle forze alleate che lo ritengono erroneamente una base d’osservazione tedesca.
I diari dei monaci attestano l’evacuazione dei civili, il trasferimento a Roma dei tesori abbaziali e il lancio della prima granata che distrugge il Chiostro del Priore, nella notte del 15 gennaio 1944.
Nel giro di pochi mesi, i bombardamenti di entrambi gli opposti schieramenti riducono l’Abbazia a un cumulo di macerie.
La distruzione totale dell’abbazia benedettina fu considerata a ragione la perdita più dolorosa e irreparabile del nostro patrimonio artistico.

 

Prospetto con ricostruzione della Chiesa Cattedrale, lotto n° 1, sezione longitudinale, rapporto 1:100

Prospetto con ricostruzione della Chiesa Cattedrale, lotto n° 1, sezione longitudinale, rapporto 1:100

“Succisa virescit”

Come recita il motto latino che orna lo stemma dell’Abbazia, tuttavia, solo 5 anni dopo iniziano i lavori di restauro, secondo la formula “com’era e dov’era”.
La ricostruzione dell’imponente edificio, sottoposto a vincolo di tutela dalla Legge 1° giugno 1939 n. 1089, in quanto dichiarato monumento nazionale, viene finanziata dallo Stato Italiano, con il supporto di fondi privati. Nel programma generale tecnico si prospetta una spesa di 1.600.000.000 L .
In un breve giro di anni, pur con tutte le problematiche connesse alla ricostruzione, nel contesto delle teorie del restauro e nel clima socio-politico dell’Italia di allora, l’Abbazia diventa l’emblema della ricostruzione dei nostri monumenti.
Attraverso le serie documentarie e i volumi della Biblioteca dell’Istituto, è possibile ricostruire le fasi del combattimento e di ricostruzione postbellica degli anni Cinquanta del Novecento.

Galleria

Per la ricerca nei fondi

Principali fasi del conflitto:
– Ministero dell’Interno, Gabinetto, Archivio generale, fascicoli correnti (1944-1946);
– Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gabinetto, RSI, Segreteria particolare del sottosegretario Francesco Barracu (1943-1945).
Iniziative post-belliche e atti commemorativi:
– Ministero della pubblica istruzione, Gabinetto, Archivio generale, Gabinetto Misasi (1970-1972);
– E 42, Servizi finanziari e amministrativi (1937-1944);
– Ministero dei Lavori pubblici, Direzione generale dei servizi speciali, Divisione XXVIII, Danni di guerra (1943-1956);
– Ministero del Turismo e dello spettacolo, Direzione generale dello spettacolo, Cinema, Lungometraggi, Fascicoli per opera CF 16-10994 (1946-1965).

Per la ricerca in Biblioteca:

La ricostruzione dell’Abbazia di Montecassino, di Tommaso Breccia Fratadocchi, 2014 Gangemi Editore
Il bombardamento di Montecassino – Diario di Guerra, di E. Grossetti – M. Matronola, a cura di Faustino Avagliano, Miscellanea Cassinese (coll. V N. 389)
Montecassino,  a cura di David Hapgood e David Richardson, 1985, Rizzoli Editore (Coll V N. 595)
Inferno a Cassino, a cura di Harold L. Bond, 1965 Ed. Mursia (Coll. V N. 67)

Data:
19 Gennaio 2023

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